Igor Francescato Blog

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31 DICEMBRE 1987, ERA SUCCESSO CHE…

L’ultimo dell’anno 1987 era successo che, finalmente, ero riuscito a convincere i miei a comprarmi la mia prima telecamera. Ero da sempre appassionato di televisione, mi ero nutrito di tv fin da piccolissimo. La tv era la mia balia: passavo davanti il piccolo schermo, soprattutto guardando cartoni animati, ore piacevoli e spensierate.

E così venne il momento che tanto avevo desiderato e quel 31 dicembre di 25 anni fa, avrei fatto la mia prima ripresa tv! Da qualche anno la mia famiglia gestiva un bar a Conegliano, nel paese del prosecco DOC, ed io aiutavo mamma e papà da quando avevamo preso quel locale, nel 1983, avevo appena compiuto 11 anni. Quell’ultimo dell’anno ne avevo 15 di anni e la telecamera che volevo comprare era una di quelle “grosse”, da appoggiare sulla spalla, una VHS a cassetta grande. Era da qualche mese che verificavo tipologie e caratteristiche sulle riviste specializzate, che confrontavo prezzi e modelli in negozio. Avevo scelto quella! E allora, quella di marca X era identica a quella di marca Y, proprio identica a parte la marca ed il prezzo, e quindi il modello di telecamera che avevo scelto costava 2.400.000 Lire nel negozio più conveniente. Ma la mattina del 31, mi ricordo, ero andato con papà per prenderla e… chiuso, ostia, quel negozio era chiuso! Ma io la telecamera la volevo proprio quel giorno, assolutamente, perché avevo organizzato una particolare festa a casa: avevo messo in piedi uno show, una specie di telequiz farsesco, in cui mi ero assunto il ruolo di presentatore e operatore di ripresa, cioè avrei fatto le domande e allo stesso tempo ripreso le risposte! Concorrenti: mio cugino Stefano e Tiziano, un mio caro compagno di scuola. Tutti quegli anni a vedere in tv Mike e i suoi telequiz, mi avevano dato l’idea di farne una parodia! E l’avrei fatta, quella sera! Era tutto pronto, mancava solo la telecamera. E allora eccomi di nuovo in macchina con papà in cerca di un negozio aperto il 31 che mi vendesse una telecamera, anzi, quella telecamera che desideravo! E gira gira per Conegliano, ecco nel tardo pomeriggio che troviamo un negozio aperto che… ce l’ha! Ma non di marca X, ma di marca più prestigiosa: insomma, per la telecamera che volevo avrei dovuto sborsare 600.000 Lire in più, ovvero 3 milioni di Lire sonanti!
Papà, papà, compramela! E, siccome non ci arrivava in contanti, babbo tira fuori il libretto degli assegni. Ed io chiedo al negoziante almeno una videocassetta vergine, per registrare il quiz quella sera. Eccola, mi dice, una VHS da 120 inuti, costo 11 mila Lire. E così, papà firma un assegno, mentre mamma a lavurà, perché il bar era aperto anche quel giorno, dicevo, firma un assegno di 3 milioni e 11 mila lire, perché il negoziante non ha voluto farci neanche una lira di sconto (era l’ultimo dell’anno, la vuoi? Paga e tasi!).
E così eccomi tornare a casa con la mia prima telecamera (ecco una foto del modello dell’epoca), che spettacolo! Anzi, che spettacolo avrei fatto quella sera! Ero fuori di me dalla felicità. Cominciamo io e i mie 2 compari ad allestire lo studio, in salotto, lo studio – salotto, appendiamo cartelli e cartelloni, mettiamo addobbi, accendiamo luci e l’albero di Natale… Siamo pronti. Mi metto una cravatta di papà, posticcia, senza legarla e la metto sopra il maglione (era la prima volta che indossavo una cravatta, anche l’unica volta finora, ndr), do la telecamera a mio cugino, mi piazzo davanti, faccio partire la registrazione, dico a mio cugino di cercare di inquadrarmi anche la testa e… comincia lo show! Il mio primo show, il mio primo filmato con la mia prima telecamera. Eccone un breve estratto:

Quanto tempo ho investito da allora dietro una telecamera e davanti ad un monitor per montare i mie (piccoli) filmati, quante notti insonni, quanto mi sono sacrificato per perseguire la mia passione, malgrado lo studio, il lavoro, malgrado tutto. E quanti, quanti soldi ci ho speso! Ma si sa, i soldi spesi per la propria passione si spendono sempre volentieri, sono un buon investimento…
Ed ora che è il 31 dicembre 2012, sono quasi le 18 e sono pronto per passare un nuovo Capodanno, uscendo dalla sede RAI vicino al Vaticano dove sto montando un nuovo, bellissimo programma di RAI 3, ripenso, con tanto affetto e un po’ di malinconia, a quel indimenticabile ultimo dell’anno del 1987.

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