Percorre ore di treno, partendo dalla stazione di Anagni per arrivare nel cuore di Roma. Fausto Delle Chiaie, classe 1944, appare elegante, occhiali vintage, capelli e barba lunghi.Ha sempre con sé un carrellino, le ruote rimbalzano sui sanpietrini, il rumore si nota. Fausto attraversa così il centro città. Lo fa da 25 anni.
Il suo carrellino si ferma vicino ad una figura dipinta a gesso sul marciapiede (un pugile?), proprio di fronte all’Ara Pacis, il tempio dedicato al divino Augusto.
Fausto, da quel carrellino, tira fuori le opere che anche oggi offrirà al divino Augusto. Le dispone, piano piano, una ad una, sul muretto davanti al mausoleo di Augusto, ancora chiuso al pubblico. Gli manca qualcosa. La cerca dentro il cestino dell’immondizia. Trovata, non è difficile trovare robaccia. Oggi è una cartina di Roma appallottolata, ieri magari erano bucce d’arancia, ma è sempre “Robaccia”. Una sua opera, lo dice il cartellino di legno scritto a pennarello che Fausto tira fuori da una vecchia scatola di scarpe. Che ne contiene una quarantina di opere, e che l’artista sta disponendo secondo un ordine preciso.
C’è un inizio e una fine.
In mezzo c’è Fausto.
Fausto è il custode, il curatore, l’allestitore, il cassiere, è l’opera, è tutto contemporaneamente.
Se vi fermate a guardare una foto che ritrae un signore barbuto con le braccia incrociate, ritto in piedi davanti all’Ara Pacis, leggete “Doppione” e ancora non capite, sentirete fischiare. D’istinto vi girerete e alle vostre spalle, nella stessa posizione della foto, vestito uguale, ci sarà Fausto sorridente, il doppione vivente! Se prima non avevate capito lo spirito di questo insolito, irriverente, originale, ironico e unico Museo all’Aria Aperta, ora continuerete la visita con un sorriso.
“Venduto” e c’è il volto di Cristo con sopra la scritta “30 denari”.
Una lastrina di vetro sotto cui vedete degli spiccioli, sopra c’è un sasso e accanto il cartello “In caso di necessità rompere il vetro”.
Magari avete la fortuna di vedere anche la Fontana di Trevi o un Picasso a metà prezzo.
O l’ombrello Prada, rotto, che vale 2.500 €.
O l’Emporio Armani, oggetti “di valore” svuotati del loro valore.
D’altronde l’opera di Fausto non ha prezzo: 3 disegni costano 100 €, 2 disegni 70 € e 3 disegni sono gratis…
Vedendo un bambolotto mezzo rotto capirete che i bambini non vanno gettati nel cassonetto e, se non l’avevate ancora capito, “Siete qui” e i “Diritti per l’autore” vanno lì.
Se finalmente avete lo spirito dell’Open Air Museum, e all’autore siete simpatici, state tranquilli che s’avvicinerà sorridente, prenderà il suo pennarello e vi dipingerà qualcosa, forse un ritratto in stile futurista, o forse un topo.
Una volta i topi c’erano veramente qui, prima della deratizzazione. Diventavano opera. “Zoo, raro esemplare di topo mediterraneo” e il topolino faceva capolino dietro le sbarre del mausoleo! Mi è capitato di vederlo sul serio il topo: sono passati esattamente quattro anni da quando passai di lì con la macchina fotografica e questo è il mio foto reportage!
Ma non era la prima volta che incontravo Fausto. Mi ricordo che, anni prima, aveva un gatto – opera, che restava per ore al suo posto, era opera vivente. Finché il museo chiudeva.
E il museo naturalmente chiude quando l’artista è stanco.
E Fausto è il responsabile di tutto.
E io avrei voluto dedicargli un documentario, perché Fausto è uno dei soggetti che preferisco per i miei filmati (la sua ironia mi ricorda quella dell’artista veneto Franco Canal). Ma molti l’hanno già fatto il film su Fausto. Meglio così. E se lo raccontasse a modo suo anche Domenico Iannacone? Gliene parlo, potrebbe essere una storia de I DIECI COMANDAMENTI. Potrebbe? E’ diventata! E chiude questa seconda edizione del programma. Appuntamento allora stasera alle 23 su RAI 3 con il grande Fausto Delle Chiaie! Ecco lo spot. L’ho montato io il pezzo, non potete mancare!
E’ una co – opera – azione libera e obbligatoria!
Se vi siete persi la puntata, potete rivederla tutta qui. 🙂
Ah, qualche tempo dopo la puntata de I dieci comandamenti, sono andato a trovare Fausto, e ne è nata la puntata “Il grande Fausto Delle Chiaie” de Er Monno intorno, eccola qui! 🙂
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