LE AVVENTURE DI PINOCCHIO
di Liliana Nadal
ispirato all’omonimo romanzo di Carlo Collodi
– versione in ITALIANO –

(clicca per il pdf)

Mastr‘Antonio falegname
trovò un pezzo di legname
che parlava e che piangeva,
come un bimbo poi rideva.

Arrivato il buon Geppetto
fa quel legno un dispetto:
e gridando: “Polentina!”
lo canzona una vocina.

Litigando i due anziani,
le parrucche in bocca e mani
si ritrovan presto a terra
e finisce lì la guerra.

Fatta pace con Geppetto,
spetta a lui il legno sospetto:
faccia pure un burattino
che saltelli per benino.

Giunto a casa il buon vecchietto,
fa il pupazzo con diletto
e lo chiama poi Pinocchio
già monel quand’apre l’occhio.

Nudo fugge il burattino
e Geppetto, poverino
per quel figlio scapestrato
per errore viene arrestato.

Torna a casa poi Pinocchio
ed al muro getta l’occhio
dice a lui il grillo parlante:
“Marachelle? Ne fai tante!”

Adirato il gran monello
al buon gril tira il martello.
Or si sente liberato,
Ma ha pur freddo ed è affamato.

Fruga allor la spazzatura
e un bell’uovo si procura;
Ma il buon cibo sospirato
ahi, volando se n’è andato!

Al paese corre allora
e bussando a tarda ora
non il pane gli vien dato
ma con acqua è annaffiato.

Affamato e infreddolito
giunto a casa s’è assopito;
ma per lui no non c’è pace:
arde i piedi sulla brace!

Ritornato il buon Geppetto
che scordato ha ogni dispetto
le tre pere che ha portato
al monello ha già donato.

Rifà i piedi al burattino
e lo veste per benino.
Per comprar l’abbecedario
dà la giacca all’antiquario.

Vende il libro il burattino
per andare al teatrino
e incontrare i suoi amici
che al vederlo son felici.

Riconoscono il fratello
ma esce fuori sul più bello
dei pupazzi il gran padrone
che a punirlo si dispone.

Mangiafuoco starnutisce:
che è commosso si capisce
dal buon cuor del burattino
che difende anche Arlecchino.

Gli dà poi cinque monete
ma Pinocchio, che volete
volpe e gatto ha incontrato
e purtroppo vien gabbato!

Su cammina, avanza, spera,
poi raggiungon verso sera
affamati a più non posso,
l’osteria Gambero Rosso.

Il buon grillo ha ignorato
e i briganti ha incontrato
che a rubar monete d’oro
già si mettono al lavoro.

Cela in bocca i suoi denari,
ma l’inseguono i compari…
E raggiunto viene preso:
alla quercia è poi appeso.

La turchina bella fata
la carrozza ha mandata
e Pinocchio vien spiccato
ed a casa trasportato.

Steso a letto poi Pinocchio
tre dottori ha lì sott’occhio
che si chiedon, gruppo accorto
se sia vivo oppure morto.

Gli dà poi la sua fatina
la prescritta medicina
ma Pinocchio sol la fiuta
e di berla si rifiuta.

Ma i becchini con la bara
quando vede, tosto impara
che se inver non vuol morire
la gran purga ha da sorbire.

Alla fata poi, chissà
non sa dir la verità:
e famoso nasce il caso
che il dir falso allunga il naso.

Poi i picchi a convegno
a quel naso tolgon legno:
or Pinocchio vuole andare
il suo babbo a ritrovare.

Ma trovò la volpe e il gatto
ed allor successe un fatto
piantò l’or (non ci fu scampo)
dei miracoli nel campo.

Va Pinocchio a denunciare
che s’è fatto derubare
ma in quel sito (amaro fato!)
va in prigione il derubato.

La prigione un dì lasciata
vuol tornare dalla fata
al serpente non s’è arreso
ma in tagliola poi è preso.

Il padron che l’ha acciuffato,
a catena l’ha legato.
E così egli passa un guaio
fa la guardia ad un pollaio.

Nella notte i ladri scopre,
con bugie, no, non li copre!
Il padron lo ricompensa
dalla guardia lo dispensa.

Or Pinocchio liberato
salta e balla per il prato
ed a casa vuol tornare
la fatina a riabbracciare.

Non trovò la casa attesa
ma una tomba, ahi, che sorpresa!
La fatina tanto amata
dal dolor era spirata!

Giunse poi un gran colombo
che volava senza rombo
per portarlo in riva al mare
il suo babbo a ritrovare.

Ma Geppetto, ahimè, scomparve
e, cercando, poi gli apparve
l’isoletta misteriosa
dove ogni ape è industriosa.

Ritrovò lì la sua fata
a salvarlo dedicata
e promise il burattino
di studiare per benino.

Egli a scuola vuole andare
ma poi corre in riva al mare
che gli han detto che stamane
giunto è là un gran pescecane.

Fanno lotta i gran monelli
impazziti i lor cervelli
finché un bimbo poi colpito
giace a terra tramortito.

Preso dai carabinieri
svanir vede i desideri
d’obbedir alla fatina
come detto alla mattina.

E sfuggendo all’arresto
poi soccorre pronto e lesto
il mastin, che a nuoto in mare,
stava già per affogare.

D’esser salvo egli crede
ma un agguato, no, non vede!
Una rete (questa è bella!)
lo destina alla padella!

Del gran fritto è giunta l’ora
che l’uom verde già assapora
ma il buon can prima salvato,
dalle grinfie l’ha strappato!

Torna a notte dalla fata
ma una chiocciola affacciata
fino al dì lo fa aspettare
e Pinocchio è lì a calciare.

Nella porta incastra il piede
e il buon cibo giunger vede
ma al morso… ahimè, è finto!
E svenuto cade vinto!

Perdonato è dalla fata
che gli fissa già la data:
non sarà più un burattino
ma un normale bel bambino.
Ma Lucignolo monello
poi gli dice: – Sai che bello!
Passa un carro d’or coi fiocchi
va al paese dei balocchi!

Dopo mesi di cuccagna
si presenta la magagna:
sulla testa dei monelli
grandi orecchi d’asinelli.

Diventato un bel ciuchino
raglia raglia il poverino
e nel circo poi portato
a saltar viene addestrato.

Ma s’azzoppa un brutto giorno
e lo leva poi di torno
di quel circo il direttore
che lo vende ad un signore.

Vien gettato allora in mare
che un tamburo s’ha da fare
ma dai pesci liberato
burattino è ritornato.

La salvezza già s’aspetta
quando vede la capretta
ma nel nuoto (ahi, mosse vane!)
se l’ingoia un pescecane.

Ma nel corpo del gran pesce
il papà a trovar riesce
che al chiaror d’un lumicino
sta ingoiando un pesciolino.

Poi decidon di scappare
da quel pesce verso il mare
quando un tonno lì arriva
fuggon dritti verso riva.

Una casa già li aspetta
data al gril dalla capretta.
Per il babbo suo aiutare
va il bindolo a girare.

Quando scopre che la fata
all’ospedal giace ammalata
fa ben sedici canestri
ed annulla i suoi malestri.

Al mattino s’è ripreso
a saggezza alfin arreso
cessa d’essere un pupazzo
e diventa un bel ragazzo.

ECCO IL CARTONE ANIMATO ORIGINALE in ITALIANO!

GUARDA ANCHE IL CARTONE ANIMATO ORIGINALE in DIALETTO VENETO! > http://youtu.be/vvBoJ5EIyjI

E IL CARTONE ANIMATO ORIGINALE in INGLESE! > http://youtu.be/6CNZxFVnbYc

http://www.igorfrancescato.it/pinocchio